Stampare “à la poupée”

Descrizione del procedimento di stampa à la poupée?
Un sole giallo arancio che irradia verso il viola attraverso ghirigori e tratteggi

Ogni tanto capita di sentir chiedere cosa vuol dire stampare à la poupée e facendo una rapida ricerca sul web, ho notato che effettivamente non ci sono molte fonti a riguardo. Diciamo subito che è una tecnica di stampa calcografica che prevede l’uso di diversi colori su un’unica matrice.
Il procedimento consiste nell’applicare il colore mediante un tampone (costituito da un tessuto appallottolato) solo sulla parte della lastra che dovrà avere quel particolare colore. Ovviamente per zone esigue si tenderà a creare una pallina piccola che viene tenuta tra le dita e il resto del tessuto rimarrà stretto nel palmo della mano. Personalmente imbavaglio  l’indice oppure per zone molto piccole, inchiostro le parti interessate direttamente con le dita.
Il nome à la poupée ossia “con una bambola” deriva proprio dalla conformazione a palla del tessuto-tampone che ricorda le bambole di pezza di una volta.

Dettaglio di una acquaforte stampata à la poupée, con due colori (rosso e nero)

In questa immagine e in quella in alto, potete vedere degli esempi di calcografie stampate a due colori à la poupée ma vediamo nel dettaglio la modalità di esecuzione.

Si applica il primo inchiostro con un tampone solo nella zona che dovrà avere quel particolare colore. Si procede alla pulizia del colore in eccesso come avviene normalmente, facendo però attenzione, a non allargare troppo il raggio d’azione per evitare di sporcare le zone limitrofe. L’inchiostro infatti, tende comunque a insinuarsi nei solchi incisi limitrofi per trasposizione.

Successivamente si applica il secondo colore là dove lo si desidera, con un nuovo tampone. Anche in questo caso si procede alla pulizia del colore in eccesso facendo particolare attenzione a non intaccare la zona già inchiostrata e pulita precedentemente. Normalmente si comincia ad inchiostrare con il colore più chiaro per finire con quello più scuro.

I colori calcografici sono trasparenti  per cui nelle zone di accavallamento, laddove ce ne fossero, si otterranno delle tonalità risultanti dalla sovrapposizione dei colori utilizzati. Questa peculiarità può essere sfruttata, come si evidenzia nell’immagine successiva, per creare effetti particolari.

Dettaglio di una acquaforte stampata à la poupée, due colori (arancio e blu)

In questa stampa, ad esempio, ho volutamente applicato un inchiostro giallo, leggermente oltre il bordo inciso delle lune e il blu decisamente distaccato da queste, lasciando tra loro uno spazio di circa 5/6 millimetri senza alcun inchiostro pur avendo dei segni incisi.

Più specificatamente ho applicato prima un inchiostro giallo caldo, ne ho pulito l’eccesso con movimenti rotatori come si fa normalmente e questo ovviamente ha sporcato di giallo i segni incisi adiacenti non inchiostrati. Poi ho applicato il blu distanziandomi dalla zona inchiostrata precedentemente e nel momento in cui ne ho pulito l’eccesso, ho volutamente allargato il movimento rotatorio affinché toccasse e si sovrapponesse leggermente ai segni incisi non inchiostrati.
In questo modo ho creato una sorta di alone intorno alle lune dovuto non alla sovrapposizione dei due colori pieni (giallo caldo + blu) che avrebbe avuto una tonalità piuttosto scura e tendente al verde ma dalla sovrapposizione delle sfumature dovute alla pulizia di entrambi i colori.

Dettaglio di una acquaforte stampata à la poupée, con tre colori (arancio, rosso e azzurro)

Dal procedimento descritto si intuisce facilmente che possiamo utilizzare molti colori sulla stessa lastra. In questa immagine e in quella successiva, i colori di stampa sono tre ed è facile comprendere che se le zone da inchiostrare con colori diversi sono distaccate e ben delimitate, l’operazione è decisamente più semplice.
In tutti i casi, come potete vedere, l’uso del colore aumenta la percezione delle varie tonalità dovute anche alla diversa profondità del segno inciso.

Finito di inchiostrare tutta la lastra con i colori desiderati, si stampa come si fa abitualmente quindi con un solo passaggio al torchio.

La particolarità di questo tipo di stampa a matrice unica, rende ancora più prezioso il foglio stampato perché è impossibile inchiostrare la lastra ogni volta nello stesso identico modo, durante la tiratura. Le stampe risulteranno simili ma mai identiche.

Dettaglio di una acquaforte stampata à la poupée, con tre colori (verde, arancio e azzurro)

Le immagini presenti in questo articolo
fanno parte della cartella:

Arcani Incisi,
22 tavole (matrice in zinco, mm 147×195),
stampate su carta Alcantara da 300 gr,
cm 23,5×50;
Tiratura 19 esemplari
e si possono visualizzare qui o nel video sottostante.


Immagini collegate:

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2 pensieri su “Stampare “à la poupée”

  1. Ciao Anna Ornella, ottimo lavoro e ottima spiegazione sulla stampa a puopée che utilizzerò per i miei studenti. Sono una calcografa datata😉

    1. Ciao Elena, sono molto felice che ti sia piaciuto e se ti viene in mente qualcosa da aggiungere, scrivilo nei commenti perché non ci sono molte fonti sull’argomento. Grazie per essere passata da queste parti e soprattutto per avermi lasciato un saluto.
      P.S. oramai sono datata anche io 😉

Ciao, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi, per favore lascia un commento

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