Il capolettera nei manoscritti – Decorato

Splendidi capilettera decorati con differenti stili, estrapolati da manoscritti di epoche diverse
Dettaglio di pagina manoscritta con capolettera Q tridimensionale su fondo viola e dal cui centro, da un vaso, si dirama del fogliame; a sinitra piccolo bordo decorativo in foglia oro con elemeti vegetali stilizzati su fondo blu; a destra grande bordo decorativo in foglia oro con cornucopie e medaglione con una dama su fondo blu

In apertura: Capolettera Q decorato; De institutis coenobiorum Cassianus, manoscritto pergamenaceo in latino del 1400 ca.; Biblioteca Nazionale di Francia

Tra le varie tipologie di Capolettera (che puoi leggere qui) abbiamo le cosiddette Iniziali decorate (o ornate). Per alcuni studiosi si intende un capolettera decorato con motivi geometrici di vario tipo, con o senza lo sfondo che a sua volta può essere colorato e ornato in vario modo.

Iniziale decorata o ornata: Iniziale arricchita da elementi non figurati e non zoomorfi.

Capilettera decorati e illuminati; Biblia (conosciuta come la seconda Bibbia di Carlo il Calvo), manoscritto pergamenaceo in latino del 871-877 d.C.; scrittura Onciale, Semionciale e Minuscola Carolina; Scuola franco-insulare (o franco-sassone); cm 33,5×43; Abbazia di Saint-Amand-en-Pévèle, Francia

Dettaglio ingrandito di un capolettera U decorato e illuminato, tipico dell'arte insulare

Le iniziali appena viste sono tipiche di uno stile artistico definito come arte insulare ossia l’arte altomedievale tipica delle isole britanniche e Irlanda, in un periodo compreso tra il 600 e il 900 circa, che mostra caratteristiche completamente differenti dal resto d’Europa. Questo stile è caratterizzato principalmente dall’uso di una decorazione astratta a struttura lineare continua, con motivi decorativi, soprattutto a intreccio (i tipici motivi a treccia), inseriti in precisi schemi geometrici, e dall’uso di colori vivaci, accostati per contrasto, che costituiscono parte essenziale della composizione. Altra caratteristica sostanziale è che le Iniziali occupano quasi interamente la pagina del manoscritto.

Capilettere decorati; Bibbia Mazarinaea, manoscritto pergamenaceo in latino dell’XI secolo; cm 34,5×51; Biblioteca Nazionale di Francia

Tra le Iniziali decorate vi sono anche quelle arabescate: ossia con ornamenti calligrafici minuziosi a motivi geometrici o floreali stilizzati, strettamente ripetuti e spesso simmetrici.

Capilettera monocromatici arabescati; Etimologie, manoscritto pergamenaceo in latino del XII secolo; cm 14×23; Francia

Capilettera monocromatici arabescati; Primo volume della Bibbia in cinque volumi, donata da Louis d’Orléans ai Célestin di Parigi; manoscritto pergamenaceo in latino e inglese del 1150 ca.; cm 34,8×50,9; Biblioteca Nazionale di Francia

Quando tale decorazione si arricchisce di tratti filiformi movimentati, si parla di Iniziale arabescata a merletti come nel caso del Capolettera R nell’immagine in basso.

Capilettera arabescati; a sinistra: S. Gregorii Magni Moralium, manoscritto pergamenaceo del 1101-1200, cm 20,7×28,3; Biblioteca Nazionale di Francia; a destra: Liber Pancrisis, manoscritto pergamenaceo del 1160-1170; Harley Collection

Capilettera arabescati; a sinistra: Iniziale S; Vitae sanctorum, manoscritto pergamenaceo del XII secolo; a destra: Iniziale Q; Bibbia dell’Abbazia Saint-Amand, manoscritto pergamenaceo in latino del 1150-65

Capolettera arabescato; Martirologio e necrologio ad uso dell’abbazia Sainte-Colombe de Sens, manoscritto pergamenaceo del 1150 ca.; cm 18,8×30,1; Bibliothèque municipale de Sens, Francia

Dettaglio di una pagina pergamenacea manoscritta del 1150 ca., con un grande capolettera A arabescato

Capilettera T, T, I arabescati; capolettera P arabescato e illuminato; Petrus Lombardus, Collectanea in epistolas Pauli, manoscritto pergamenaceo in latino del 1160-80; cm 24,5×32,5; Biblioteca Nazionale di Francia

Capilettera arabescati; Antiquitates Judaicae, manoscritto pergamenaceo in latino del XII secolo; The British Library

Il prossimo manoscritto è ricchissimo di capilettere arabescate di varie dimensioni, per lo più nei colori rosso, azzurro e verde, solo in taluni casi è presente il giallo. Il corpo lettera è quasi sempre Fesso, più raramente ne è stato delineato solo il profilo (come in uno degli esempi in basso).
Inoltre alcune Iniziali sono composte, in parte, da elementi zoomorfi, fitomorfi o antropomorfi, altre li contengono soltanto tali elementi. Ad esempio: la prima A, che presenta l’asta sinistra composta chiaramente da elementi vegetali, verrà definita fitomorfa arabescata e di conseguenza rientra nella categoria delle Iniziali Fitomorfe; la seconda A, che presenta la stessa asta composta da un elemento zoomorfo, verrà definita zoomorfa arabescata e rientra nella categoria delle Iniziali Zoomorfe mentre la successiva lettera B, che contiene solo al suo interno elementi fitozoomorfi senza intaccare il corpo lettera, rientra nella categoria delle Iniziali Decorate. Nel complesso quindi, pur prevalendo lo stile arabescato in tutte le Iniziali di seguito inserite, per distinguerle bisogna sempre tener conto di com’è composto il corpo lettera e in taluni casi, come nel caso della seconda C in basso, non è poi così facile da capire.
Questo è uno dei tanti esempi per cui è così difficile creare una classificazione dei capilettera che accontenti codicologi e paleografi come già detto nell’articolo sulla gerarchia decorativa e le varie tipologie.

Capilettera: A fitomorfo arabescato, A zoomorfo arabescato, B decorato o arabescato, C fitoantropomorfo arabescato, C decorato o arabescato, C decorato o arabescato, C decorato o arabescato, D decorato o arabescato, D fitomorfo arabescato, G decorato o arabescato, M fitomorfo arabescato, N fitomorfo arabescato, P fitomorfo arabescato, P decorato o arabescato, R decorato o arabescato, U fitomorfo arabescato, U antropomorfo arabescato, Y fitomorfo arabescato, Z fitomorfo arabescato; Collectio canonum, manoscritto pergamenaceo francese, in latino, del XII secolo; cm 36×55; Abbazia di Saint-Martin de Tournai, Francia

Capilettera monocromatici arabescati; Distinctiones seu Liber qui dicitur Angelus, manoscritto pergamenaceo in latino del XIII secolo

Un altro tipo di decorazione molto in uso per le Iniziali è quello chiamato a bianchi girari. Un tipo di ornamentazione che riguarda non solo le Iniziali ma anche le pagine decorate del libro manoscritto. Nato in epoca carolingia e ripreso poi nelle officine miniaturistiche della Firenze del Quattrocento, è basato su intrecci di viticci raffigurati in forma di bianche e sottili strisce sinuose e circolari, a volte ornate nell’interno con puntini multicolori. Per questo motivo, pur essendo formate da una decorazione pressoché geometrica rientrano di fatto nella tipologia delle Iniziali fitomorfe di cui scriverò a breve.

Dettaglio di una pagina pergamenacea manoscritta del 1172, con un grande capolettera V decorato con sfondo a bianchi girari

Capolettera V decorato con sfondo a bianchi girari; La Bibbia di Arnstein; manoscritto pergamenaceo in inglese del 1172; cm 37,5×54,5 (spazio testo: cm 26×40); British Museum

Dettaglio di una pagina pergamenacea manoscritta del 1150-1200, con un grande capolettera P decorato
Dettaglio di una pagina pergamenacea manoscritta del XV secolo, con un grande capolettera C finemente decorato

Capolettea C decorato con sfondo a bianchi girari; Orazioni e lettere, Invectivum in Ciceronem, manoscritto italiano pergamenaceo, in latino del XV secolo; British Museum;
a destra: Capolettera P decorato e illuminato; Bibbia, manoscritto pergamenaceo in latino del 1150-1200; Biblioteca Nazionale di Francia

I capilettera seguenti invece, presentano un effetto tridimensionale tipico della scrittura lapidaria (con il classico solco a V), in forte contrasto con lo sfondo e riquadrati con una cornice in oro. Quando le iniziali hanno una cornice di vario tipo, si dicono inquadrati.

Capilettera decorati e inquadrati; De institutis coenobiorum Cassianus, manoscritto pergamenaceo in latino del 1400 ca.; Biblioteca Nazionale di Francia

Splendidi anche i prossimi capilettera, creati con un effetto a nastro e arricchiti sul fondo da elementi vegetali.

Capilettera decorati; Flavius ​​​​Josephus, Antiquitates Judaicae, Rufinus aquileiensis interpres; manoscritto pergamenaceo in latino, scrittura italiana, 1430 ca.

Capilettera decorati; manoscritto pergamenaceo del 1450; miniatore: Maestro ferrarese del De civitate Dei; Biblioteca Malatestiana, Cesena

I prossimi tre esempi, sono dei Capilettera Decorati di cui ho già parlato alla fine dell’articolo sulle Iniziali Rubricate in quanto vengono definite Refesse per la tipica colorazione bicroma in rosso e azzurro. Per maggiori dettagli vi invito a leggere il relativo articolo: Il Capolettera nei manoscritti: Iniziali Rubricate.

Capilettera decorati; Breviario (uso brigantino), manoscritto pergamenaceo in latino del 1450 ca., cm 10,5×16; British Museum, Regno Unito

Capilettera decorati e inquadrati; Gregorio I, Moralia in Giobbe III, manoscritto del 1450 ca.; cm 28×41,5; Biblioteca Nazionale di Francia

Capilettera decorati e inquadrati; P. Ovidius Naso, Metamorphoseon libri quindecim, manoscritto pergamenaceo in latino del 1450 ca.; scrittura umanistica, copia attribuita al copista Antonio di Francesco Sinibaldi; decoro attribuito a Gaspare Romano; cm 19×32; Biblioteca Nazionale di Francia

Dettaglio di una pagina pergamenacea manoscritta del 1462-65, con un capolettera D decorato su fondo oro

Capolettera decorato e illuminato; Horae ad usum Parisiensem, manoscritto pergamenaceo in latino; scrittura gotica bastarda, 1462-65; Biblioteca Nazionale di Francia

Capilettera Q, D, E, decorati e illuminati; Missale ad usum ecclesiae Aquensis, manoscritto pergamenaceo francese, in latino, del 1466; cm 27,6×36,6; Biblioteca Nazionale di Francia

Dettaglio di una pagina pergamenacea manoscritta del 1480-85, con un capolettera A decorato

Capolettera decorato; Faits des Romains, aux armes de la famille Le Peley, manoscritto pergamenaceo in francese del 1480-1485, cm 30×40; Biblioteca Nazionale di Francia

Capilettera decorati con sfondo ricco di motivi vegetali finemente disegnati in oro; Biblia sacra, libri sapientiales, manoscritto pergamenaceo in latino, 1490 ca.; Biblioteca Nazionale di Francia

Capilettera decorati inquadrati con effetto rilievo; Histoire des rois de France, manoscritto pergamenaceo in latino e francese del 1495 ca.

Capilettera decorati; Compilation faite en l’honneur de saint Denis, manoscritto pergamenaceo in francese, del 1500 ca.; Biblioteca Nazionale di Francia

Due dettagli di pagine pergamenacee dello stesso manoscritto del 1500 ca., con i capilettera D e O decorati

Capilettera deorati e illuminati, arricchiti con ornamenti interni di fiori o figure fantastiche; Bibbia latina, con i prologhi di san Girolamo; manoscritto pergamenaceo in latino del 1500 ca.; Biblioteca Nazionale di Francia

Capilettera decorati e illuminati; Chants royaux du Puy Notre-Dame d’Amiens, manoscritto pergamenaceo in inglese del 1518, cm 38×56; Biblioteca Nazionale di Francia

Capilettera decorati; Messale, manoscritto pergamenaceo del 1580 ca.

A seguito dell’introduzione della stampa a caratteri mobili, alcuni committenti hanno continuato a richiedere la creazione di capilettera, ornati in vari modi, pur avendo il testo stampato e non scritto a mano. Gli splendidi esempi che seguono sono proprio estrapolati da un volume stampato e successivamente decorato e illuminato probabilmente da almeno tre illustratori diversi.

Capilettera decorati e inquadrati; Ad usum graduale e antifonale S. Ludovici domus regiae Versaliensis, libro del 1684 ca.

I manoscritti musicali, in molti casi, hanno continuato ad essere composti a mano anche dopo l’introduzione della stampa a caratteri mobili, come nel caso del prossimo esempio.
I capilettera presentano il corpo lettera tratteggiato a penna con una campitura uniforme ma intrecciato con elementi figurativi, antropomorfi e zoomorfi, eseguiti sempre a penna.

Capilettera decorati; Ariette diverse, manoscritto musicale di Bernardo Pasquini e Antonio Veracini (compositori) del 1690; lettere decorate ad inizio di ogni aria; cm 18,5×7,5; Biblioteca Nazionale di Francia

Gli esempi di Capilettera decorati sono davvero infiniti e di certo l’avete intuito scorrendo questo articolo perché nonostante abbia cercato di trattenere il mio entusiasmo, sono talmente uno più bello dell’altro, anche nell’ambito dello stesso manoscritto, che è stato davvero difficile sceglierne alcuni tralasciandone altri. I capilettera non sono mai uguali nemmeno quando la lettera rappresentata viene ripetuta decine di volte e quando mi capita di sfogliare un manoscritto (digitale in questi casi) mi chiedo puntualmente quanti anni (ma anche quante mani e quanti “occhiali”) e quanta inventiva ci son voluti per realizzare tanto splendore in un unico volume. E tutta questa meraviglia la dobbiamo al lavoro di digitalizzazione e pubblicazione che, da una decina di anni a questa parte, molte Biblioteche, soprattutto estere, hanno effettuato sui propri manoscritti, quindi grazie! Grazie alle persone che ci hanno lavorato, alla tecnologia, alla rete web e a tutto ciò che ci ha permesso di godere di tanta bellezza.



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